Chi Siamo  chi siamo - Annunci annunci

 

Italian English French

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Approvo

 

 

vvv

Il prossimo 20 e 21 Novembre i Comitati delle Radici Italiane, progetto dell’Associazione romana Glocal Think, saranno presenti al Roots In, prima borsa internazionale sul turismo delle radici che si terrà nella splendida cornice della città di Matera.

Dopo la partecipazione al Columbus Day 2022 di New York, la sfilata delle radici alla Brooklyn Prade 2022 e l’incontro con le Istituzioni e le Comunità italiane all’estero i Comitati sono pronti a rappresentare i territori in questa nuova iniziativa.

I Comitati delle Radici Italiane rappresenteranno, infatti, quindici Comuni dell’Irpinia e della Ciociaria che si sono costituiti nel Comitato delle Radici Ciociare e nel Comitato delle Radici Irpine, rispettivamente a maggio e giugno 2022. Entrambi gli eventi sono stati patrocinati dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha presidiato in entrambe le occasioni attraverso la Direzione Generale degli Italiani all’estero rappresentata dal Consigliere Giovanni Maria De Vita, e da Marina Gabrielli appena nominata Coordinatrice Nazionale per il progetto Turismo delle Radici, a cui il Ministero dedicherà l’anno 2024.

“Stiamo costruendo una squadra di professionisti che sono a disposizione dei Sindaci, delle Associazioni, delle Imprese e di tutte le Comunità - dichiara Vincenzo Castaldo Presidente della Glocal Think che prosegue - la nostra presenza al Roots In è una ulteriore azione concreta. Abbiamo unito Comuni di più territori con la consapevolezza dell’importanza della cooperazione e della condivisione. Approfitteremo dell'evento per annunciare la prossima costituzione del Comitato delle Radici Calabresi che coinvolgerà, in prima battuta, i Comuni di Tropea, Cerisano, Mendicino, Cleto e Siderno. Un lavoro che in Calabria sta svolgendo egregiamente Tiziana Nicotera che con la Prof.ssa Sonia Ferrari dell'Università della Calabria, hanno pubblicato il primo rapporto sul turismo delle radici che proprio al Roots in avrà uno spazio durante il primo giorno di lavori”.

La Glocal Think attraverso il progetto dei Comitati sta creando un modello replicabile che mette al centro lo sviluppo dei territori attraverso una visione strategica di medio e lungo periodo in grado di coinvolgere tutti gli Stakeholders del territorio a partire dai Sindaci.

“Il Turismo delle radici deve essere trattato da professionisti che guardano alle persone come amici, familiari - dichiara Loreta Di Fazio che con Italia Gens, associazione Ciociara, accoglie da anni chi ritorna”.

"Vi aspettiamo a Casa" è lo slogan scelto per presentare l’offerta dei Comitati delle Radici agli oltre cinquanta buyers presenti all’evento di Matera che prevede il primo giorno un programma fitto di interventi Istituzionali e di esperti, mentre il secondo giorno sarà dedicato agli incontri tra buyers e sellers.

"I territori hanno la necessità di unirsi e creare un’offerta omogenea con una accoglienza professionale e che coinvolge le Comunità - dichiara Giancarlo dell’Orco, Destination Manager che con il suo "Progetto borghi" ha deciso di sposare il modello dei Comitati”.

“Presenteremo un modello di turismo etico e sostenibile - conclude Vincenzo Castaldo - capace di mettere al centro le Persone e le Comunità che accolgono e quelle che saranno accolte. Allo stesso tempo non possiamo non lavorare per colmare il gap tra domanda e offerta in termini di servizi e competenze. Lo faremo attraverso un percorso di crescita che parte dalla formazione e dalla collaborazione. Intanto ci vediamo a Matera.  È il messaggio che lanciano i Comitati delle Radici Italiane.

Roma, 14 Novembre 2022

 

Per contatti

Vincenzo Castaldo

Cell. 377 163 0260

Condividi su:

 

 

 

Non esiste al mondo, io credo, epifania della bestialità più palese della violenza perpetrata sui bambini, sulle persone fragili in generale e sulle donne. Soprattutto gli atti prevaricatori di genere vanno purtroppo ad alimentare una casistica che non soltanto non accenna a diminuire, ma sembra aumentare sempre di più, quasi la civiltà umana stia involvendo in un veloce ritorno alla temperie culturale dei trogloditi: oggi si spazia dalla discriminazione, alla coartazione psicologica, al maltrattamento fisico fino, purtroppo, all’atto estremo del femminicidio, sempre più frequente. La liquefazione dell’ordinamento sociale di carattere patriarcale, accanto ad una sacrosanta emancipazione della donna, portatrice, come la scienza ha ampiamente dimostrato, di potenzialità non affatto inferiori ed anzi di qualità spesso superiori a quelle maschili, in grazia soprattutto dell’attitudine femminile al sacrificio e all’impegno, sembrano aver prodotto in molti soggetti, per ventura nati maschi e mai diventati “uomini”, un crollo degli stereotipi, elevati quasi ad archetipi, che hanno permeato la mentalità sociale per moltissimi secoli, quale, ad esempio, quello relativo ad un presunto diritto al predominio di un genere sull’altro che sarebbe stato statuito dalla natura nel corso dell’evoluzione o dal Creatore, cosa del tutto falsa per quel che concerne, ad esempio, i dettami contenuti nei Vangeli, forse un po’ più vera soltanto nell’ambito di frange estremiste che fraintendono le religioni. Anzi, quel «chi non ha peccato scagli la prima pietra» segna uno spartiacque profondo tra una mentalità retrograda e misogina e quella cristiana, che ha di fatto parificato, venti secoli or sono, entrambi i generi, nelle colpe come nei meriti. È, quella di Gesù Cristo, la prima testimonianza storica veramente pregnante di un intervento diretto, ancorché all’epoca potesse sembrare impopolare, teso a scongiurare la lapidazione di una donna, ovvero a fermare un atto di violenza di genere.

 

Al di là di ogni speculazione di carattere culturale ritengo che intervenire direttamente in difesa delle donne costituisca un imperativo categorico al quale nessun essere umano degno di essere definito tale può sottrarsi.

 

Fornire alle vittime di violenza e ai loro bambini un’alternativa abitativa, con assistenza fondata sull’empatia, è forse l’azione più concreta ed efficace che si possa porre in essere per scongiurare esiti tragiche a vicende di matrimoni o unioni infelici perché rovinate dal maschilismo, ancora lungi dall’esser debellato, di retrogradi, ignoranti o anche finti colti, magari affetti da una qualche forma di sociopatia o portatori di sadismo occultato agli occhi del mondo.

 

Per questo ho accolto con grande favore la notizia che a Lacedonia è stata attivata una casa di accoglienza per donne maltrattate, un rifugio denominato LUNA SMERALDO, che potrà ospitare fino a sei donne con la loro prole infante. L’iniziativa è della cooperativa sociale denominata LA CITTÀ DELLA LUNA, che gode del fattivo appoggio del Consorzio Servizi Sociali “Alta Irpinia” e dell’Amministrazione di Lacedonia.

 

Due giorni or sono si è dunque tenuto un incontro di presentazione dell’iniziativa, ripreso e trasmesso dalla cooperativa de qua sul proprio account facebook  nell’impossibilità di accogliere gente in presenza in virtù delle norme di contrasto alla pandemia da Covid, evento che ha costituito anche inaugurazione e taglio del nastro, sia pure virtuale, della residenza di accoglienza.

 

Di seguito l’elenco degli intervenuti: il sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza, il vescovo della diocesi di Ariano – Lacedonia S. E. Mons. Sergio Melillo, il parroco di Lacedonia don Giuseppe, il presidente del Consorzio Servizi Sociali “Alta Irpinia” e sindaco di Teora Stefano Farina, il maresciallo dei Carabinieri referente provinciale per i femminicidi Francesca Bocchino, il maresciallo dei Carabinieri comandante la stazione di Lacedonia Andrea Casadei, lo psicoterapeuta della Coop. “La Città della Luna” Paolo Landi ed infine la coordinatrice della casa Luna Smeraldo Isabel Cardellicchio.

 

 

 

 

Condividi su:

Giornata ecologica

La Pro Loco "G. Chicone" di Lacedonia è sempre stata particolarmente sensibile rispetto alla tematica del patrimonio culturale di carattere ambientale. Le grotte tufacee, ad esempio, hanno costituito l'oggetto di innumerevoli attenzioni che si sono trasformati in eccezionali eventi. Così anche la ricchezza boschiva del nostro territorio, che trova nella Valle dell'Osento e soprattutto nei cerri secolari del bosco del monte Origlio i suoi punti di maggior forza, al punto che tanto il cerro detto "del Drago", quanto quello denominato "del Tesoro", sono stati dichiarati dalla Regione Campania "di interesse regionale" in grazia dell'interessamento congiunto di associazioni varie ed Ente comunale.

Proprio tali attrattori saranno meta, in un percorso delineato nel manifesto sopra pubblicato, saranno la meta della seconda edizione di una escursione che si propone di scoprire aspetti naturali del nostro ager sempre nuovi, soprattutto perché la terra mater ama mutar d'abito molto spesso e non è mai simile a se stessa. La natura vive e cambia, al pari degli esseri umani, per questo non si può mai affermare di conoscere bene un luogo, perché si trasforma continuamente. LUPUS IN FABULA, espressione dell'UNLA, ringrazia la Pro Loco per la gentilezza mostrata nel pubblicare il proprio logo, accanto a quello dell'ANSPI, e si dichiara felice di collaborare a tale bellissima iniziativa.

L'appuntamento è alle ore 8.00 del 2 giugno (domenica) in Piazza De Sanctis.

Condividi su:

diderot

Uno dei trenta volumi della prima edizione completa, la cosiddetta Edizione Pisana, dell'Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers, di Diderot e d'Alembert, anno 1724.

Una visione ad ampio spettro del patrimonio culturale locale, dall’archeologia alla paleontologia, dall’antropologia ai beni ambientali, focalizzando l’attenzione su una utenza potenzialmente interessata ad attrattori importantissimi che trovano il solo ostacolo nell’essere all’atto ancora poco conosciuti: questa l’offerta del corso de quo, posto in essere dal CCEP UNLA, per quel che concerne una cospicua parte, come da convenzione stipulata con il Comune di Lacedonia, e dalla Pro Loco “G. Chicone”, e per essa dal MAVI, per la parte di competenza.

L’obiettivo precipuo è quello di trasmettere al maggior numero di persone, di ogni età, la conoscenza puntuale di ciò che il territorio offre, perché tale patrimonio finalmente emerga dall’oblio nel quale l’assenza di conoscenza lo ha relegato.

Sullo sfondo la possibilità di addivenire, finalmente, ad una progettualità pragmatica e credibile finalizzata alla creazione di circuiti turistici tematici in grado di produrre flussi di visitatori, anche per il tramite dell’intervento su tour operator specializzati, che trasformino gli attrattori in occasioni di lavoro specialistico soprattutto per gruppi di giovani.

Come suole dirsi, specialmente quando si tratta di nuove strade da aprire, «Poca favilla gran fiamma seconda», nel senso che, laddove si cominci seriamente a porre mano e mente a comparti nelle nostre zone ancora inesplorati dell’attività umana, qualche risultato certamente sarà ottenuto, anche se naturalmente non è possibile affermare all’atto in quali termini e in che misura, in assenza di sfere di cristallo che svelino il futuro.

Il corso dovrebbe trovare il suo incipit agli inizi del mese di marzo, ma sarà posto in essere un incontro preliminare, nel mese di febbraio, per il cui tramite saranno spiegati i dettagli.

Il CCEP UNLA, Ente morale accreditato al MIUR, rilascerà gratuitamente attestato di partecipazione a chiunque ne farà richiesta.

Info: MICHELE MISCIA, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo., 338.6831696

APRI IL PROGETTO IN FORMATO PDF

trittico

Trittico di Andrea Sabatini da Salerno, fine 1400, Museo "S. Gerardo Maiella" - Lacedonia

GROTTE

Grotte tufacee in antico adibite ad abitazioni (sul modello, in piccolo, di Matera)

copertina foto

La "casa del diavolo"

cerro

Il "Cerro del tesoro" - Bosco del monte Origlio, sorgenti del fiume Osento, Lacedonia.

pozzo

Il "Pozzo del miracolo" - Museo "S. Gerardo" - Lacedonia

Condividi su:

logo miscia

Blog a cura del Dott. Michele Miscia

 

UNIONE NAZIONALE PER LA LOTTA CONTRO L’ANALFABETISMO

Ente Morale D.P.R. n° 181 dell’11.02.1952

Accreditato presso il MIUR ex art. 66 del vigente C.C.N.L. ed ex artt. 2 e 3 della Direttiva Ministeriale 90/2003,

aggiornata con la Direttiva Ministeriale 170/2016

DELEGAZIONE REGIONALE DELLA CAMPANIA LACEDONIA (AV)


  • erdonea
  • vecevending

 

pubblicita

 

gallery

Clicca per accedere alla

Video Gallery

Seguici su Facebook

Supporta la tua Irpinia