Il gruppo delle ragazze e ragazzi del servizio civile UNPLI
Sono stati i giovani che svolgono, nell'anno in corso, il servizio civile presso il Comune di Lacedonia a farsi carico dell'incombenza, in verità estremamente meritoria, di raccogliere fondi per la ricerca contro la Sclerosi Multipla, la terribile malattia che colpisce soprattutto donne tra i venti e i quaranta anni di età, ovverossia spesso giovani madri di famiglia. Si tratta di una patologia degenerativa che mina il sistema nervoso centrale, le cui cause, definite multifattoriali, ovvero genetiche ed ambientali, ancora non sono del tutto chiare. Peraltro sembra che come molti altri mali l'incidenza nell'ambito della popolazione italiana sia in crescita e ciò è molto preoccupante. L'AISM, l'associazione che da anni di occupa della ricerca, anche nell'anno in corso ha scelto 5000 piazze in tutta Italia per raccogliere fondi con le piante di gardenia e lo ha fatto proprio nel periodo a cavallo della Festa della Donna. Banchetto in Piazza De Sanctis, a Lacedonia, oggi, 4 marzo, domani e soprattutto l'8 di marzo. Io la mia gardenia l'ho ritirata contribuendo nel mio piccolo: la curerò soprattutto per non consentire che, con lei, appassisca anche il mio senso di solidarietà e la mia inossidabile speranza per la costruzione di un mondo più altruista e quindi migliore. Invito tutti gli amici del LUPO a fare altrettanto. Voglio ricordare i nomi dei bravi volontari del servizio civile per un sentito plauso (non erano affatto tenuti a porre in essere tale azione, ma lo hanno voluto fare di vero cuore al di là del loro orario consueto di impegno giornaliero - la domenica, ad esempio, dovrebbero essere liberi): Caren Imbriani, Giuseppina D'Errico, Marilinda Donatiello, Antonio Melillo Franzese, Angela Gargano, Candida Santangelo, Giusi Palladino, Giuseppe Pandiscia.
La mia gardenia
La mia bellissima gardenia
La comicità teatrale per contribuire alla guarigione dal disagio psichico ed alla progressiva riabilitazione: questa l’ennesima sfida che l’UNLA (Unione Nazionale per la Lotta all’Analfabetismo), sede di Lacedonia, si accinge ad affrontare. È stato stipulato, infatti, un protocollo d’intesa tra l’Ente Morale de quo, che agisce a titolo assolutamente gratuito e volontaristico,e il Centro terapeutico Sant’Anna che ospita pazienti affetti da quel subdolo mal di vivere che spesso sottrae all’esistenza qual si voglia colore, rendendola un grigio insieme di giorni tutti uguali e per giunta segnati dalla sofferenza. E dunque, quando si versa in simili condizioni, è senza dubbio utilissimo “separarsi da se stessi” ed assumere altre sembianze in forme teatrali: aiuta a comprendere che esistono infinite modalità di percezione del reale e, di conseguenza, di approccio alla realtà stessa. Peraltro i testi sui quali si lavorerà saranno tutti comici, per strappare soprattutto ai pazienti partecipanti quel sorriso interiore che spesso la vita nega loro. Si comincia domani con una rivisitazione in chiave comica della favola La piccola fiammiferaia. Ad occuparsi dei corsi lo scrivente, coadiuvato dagli ottimi operatori del Centro Sant’Anna.
Parte dello staff della Residenza terapeutico - riabilitativa "Sant'Anna" con il viceparroco don Roberto Di Chiara
La freschezza giovanile, l'entusiasmo sorridente tipico dell'età più verde al servizio della cultura: questo il tratto connotante la progettualità del servizio civile che otto giovani di Lacedonia vanno compiendo in questi mesi. A loro è demandato il compito precipuo di contribuire alla salvaguardia del patrimonio culturale di zona, estroflesso nelle sue più eterogenee forme, così come previsto dall'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia: da quello archeologico a quello antropologico, da quello artistico a quello storico, da quello materiale, insomma, a quello immateriale, ovvero al dedalo di consuetudini, usi, costumi e tradizioni che hanno caratterizzato le nostre comunità evolutesi in circa trenta secoli di storia. Certamente si tratta di un lavoro immane e non può sicuramente bastare un anno di impegno: tuttavia è importante perchè sarà un altro mattone nel muro della memoria, una goccia soltanto, forse, ma comunque una goccia in più nel mare di conoscenze che andiamo perdendo sempre di più. Chi scrive è lieto di constatare l'estrema serietà con cui i ragazzi attendono ai loro compiti e penso che alla base ci sia autentico amore, da parte loro, per la cultura. Questi i loro nomi:
Giuseppe Pandiscia, Candida Santangelo, Giusi Palladino. Marilinda Donatiello, Caren Imbriani, Angela Gargano, Giuseppina D' Errico, Antonio Melillo Franzese.
Bravi!
Catone il Censore ebbe ad affermare, già ventidue secoli or sono circa, che «dall’agricoltura consegue il profitto più onesto, più stabile, meno sospetto: chi è occupato in quell’attività non nutre pensieri malevoli». Anzi, aggiungo con grande convinzione che i sacrifici legati alla lavorazione della terra o all’allevamento del bestiame, la perenne incertezza circa i risultati del proprio lavoro, i quali dipendono in larga parte dagli umori del clima e dei fattori ambientali, oltre che da quelli, forse ancora più instabili, dei mercati globali, rendono la categoria degli agricoltori estremamente predisposta alla solidarietà. Ne ho avuto ulteriore riprova, semmai ne avessi avuto bisogno, in questa umida mattinata di febbraio, avvolta da una cappa di fitta nebbia, che non ha fermato una iniziativa solidaristica a favore delle zone dell’Italia centrale colpite dal terremoto alla quale hanno partecipato, senza eccezioni, tutti gli agricoltori di Lacedonia. Su iniziativa della presidente della Coldiretti locale, Rosanna Pagliuca, già da settimane era stata avviata una raccolta di alimenti per animali da destinare alle disastrate stalle del cratere sismico. «Tutti gli agricoltori lacedoniesi – ha affermato l’ottima presidente - iscritti o non che siano alla nostra sezione, hanno tenuto a fare la loro parte, chi con balle di fieno e chi, non avendone in magazzino, con denaro sonante». Il risultato è nel fatto che nella giornata odierna sono stati riempiti due tir di balle di fieno ed uno di granaglie, che saranno portati nel centro di raccolta di Onna, in Abruzzo, e quindi distribuiti agli allevatori che ne hanno bisogno. È stato presente alle operazioni di raccolta anche il dirigente della Coldiretti regionale Gerardo Palladino, che mai fa mancare il suo sostegno. Va senza dire che tale atto solidaristico non può che raccogliere il più vivo apprezzamento di LUPUS IN FABULA, da sempre sensibile alle iniziative di tal fatta. In verità sono azioni che fanno bene allo spirito e contribuiscono alla evoluzione, in senso civico e culturale, della nostra mentalità sociale. La presidente di Coldiretti Lacedonia, Rosanna Pagliuca, ha espresso in questi termini i sensi della sua gratitudine a quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa: «Ringrazio quanti ci hanno sostenuto, ovverossia tutti gli agricoltori che hanno immediatamente aderito; un ringraziamento particolare vada a chi mi ha affiancato in questa faticosa operazione, Antonello Megliola e Leonardo Pasciuti in primis, all'artista Antonio Luigi Manna, che ci ha preparato il cartello, e quindi all’Amministrazione comunale che ci ha concesso l’utilizzo dell’area e un piccolo contributo economico. Anch’io sarò presto ad Onna a consegnare quanto raccolto e porterò con me il senso di solidarietà che la nostra categoria lavorativa è capace di esprimere».
La sola persona che la presidente Pagliuca non ha ringraziato è se stessa, alla quale in verità va il maggior merito. Ma a questo provvedo io: brava!