Non ricordo più da quanti anni predico ai quattro venti la necessità di tornare ad innamorarci dei nostri paesi per riuscire ad invertire il pericoloso trend di decrescita antropica che sta letteralmente svuotando gli agglomerati urbani dell’Irpinia montana, nessuno escluso. Devo dunque rendere merito alla Pro Loco di Vallesaccarda perché ha compreso, come l’Alchimista di Paolo Coelho, che, per quanto possiamo sognare meraviglie molto distanti nello spazio da noi e tentare di raggiungerle, alla fin fine il vero tesoro si trova sotto i nostri piedi. È la terra d’Irpinia, quella che calpestiamo tutti i giorni, lo scrigno che conserva meravigliosi vestigi di storia plurimillenaria, visibili soltanto a chi possiede occhi per guardarli. E dunque un nutrito gruppo che fa capo alla Pro Loco di Vallesaccarda, paese celebre soprattutto per la sua gastronomia, per tappe sta visitando tutti gli attrattori turistici dell’Irpinia interna. Quella odierna è stata la settima tappa. Stamattina l’attenzione si è incentrata su Lacedonia, ove il gruppo è stato accolto dal sindaco Antonio Di Conza. Quindi si è diretto presso la Chiesa Concattedrale e nel Museo “San Gerardo Maiella”, ove insiste il celeberrimo Pozzo del Miracolo, sul quale i visitatori si sono a lungo soffermati. È stata poi la volta del MAVI, il Museo Antropologico Visivo Irpino, che narra la storia della cultura contadina attraverso le immagini scattate nel 1957 dal noto studioso americano Frank Cancian.Oggi pomeriggio, invece, dopo aver pranzato presso l’Antica Ostaria del Valtuscano, la comitiva sarà a Monteverde, ove avrà modo di visitare il Castello Baronale, ricchissimo di suggestioni, altri rilevanti attrattori culturali e ambientali, con una puntata finale, a quel che pare, presso la birreria irpina per eccellenza, il luogo ove si produce l’ottima birra artigianale Serro Croce.
Una iniziativa, quella della Pro Loco di Vallesaccarda, pionieristica e veramente encomiabile, protesa a conoscere il nostro comune territorio d’origine e a superare stupidi ed anacronistici campanilismi, che oltre a non giovare a nessuno sono anche estremamente deleteri.
LUPUS IN FABULA si augura che la popolazione d’Irpinia si decida, una buona volta, ad emulare simili iniziative, con interscambi tra gli eterogenei comuni, solo e unico antidoto alla completa decadenza culturale.
La Pro Loco di Vallesaccarda presso Il MAVI
Il Pozzo del Miracolo operato da San Gerardo Maiella a Lacedonia
A pranzo presso l'Antica Ostaria del Valtuscano a Lacedonia
A pranzo presso l'Antica Ostaria del Valtuscano a Lacedonia
Monteverde - Foto T. Rorro
Monteverde - Foto A. Pignatiello