Appuntamento per le ore 10.00 di giovedì 22 del corrente mese di novembre, prima presso l'aula didattica del MAVI, quindi nella prospiciente Piazza Tribuni, per l'attesa installazione e la contestuale inaugurazione della "panchina rossa", un elemento d'arredo urbano assurto, così come le scarpette rosse, a simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, presente in moltissime città, paesi e piccoli borghi. Scarlatto è infatti il colore del sangue sempre più spesso versato da povere donne "colpevoli" soltanto di aver trovato sulla propria strada persone di sesso maschile che definire esseri umani è del tutto improprio. Non ritengo possano esistere attenuanti di sorta per coloro i quali nutrono l'erronea convinzione che comportamenti tipici della società gentilizia di romana memoria o di quella patriarcale, caratterizzante la temperie culturale dei secoli che vanno dall'alto medioevo alle lotte per l'emancipazione femminile del 1968 e a seguire, possano essere resuscitati tout court per affermare un aberrante ed estremamente anacronistico senso di possesso nella relazione e nei rapporti tra generi, con il maschio in posizione di "padrone" e la donna in quella di oggetto da possedere. Che siano mogli, fidanzate o semplici sconosciute, il rispetto deve essere totale e non possono essere ammesse deroghe a tale imperativo categorico, etico prima ancora che legale.
L'iniziativa, che a Lacedonia è contestuale ai primi vagiti della nascente Consulta delle donne,in via di formazione ed apertissima alla partecipazione femminile più larga possibile, ha trovato sponda nell'Amministrazione comunale e fortissimo appoggio, ma anche e soprattutto impegno pratico, nell'assessore Marilinda Donatiello, sensibilissima alle problematiche de quibus. Naturalmente in prima linea, nell'occasione, c'è l'Istituto Ominicomprensivo "Francesco De Sanctis", guidato dall'ottima D. S. prof.ssa Silvana Rita Solimine, perché sarà compito delle nuove generazioni spazzare via una fenomenologia criminale e cruenta, che talora si estroflette a livello psicologico, e che non per questo è da considerarsi meno pericolosa, la quale, per quanto insistiamo nel reputarci e predicarci civili, in Italia non sembra subire arretramenti di sorta.
Nella locandina sotto riportata i dettagli della manifestazione.