1. Il documento che state leggendo costituisce atto di nascita dell’Organizzazione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (acronimo OSPI).
2. Non si tratta di uno statuto perché il gruppo de quo non costituisce associazione.
3. Non si parla dunque di associati, ma di aderenti.
4. Lo scopo precipuo è quello di creare una rete di ricercatori che operino nel senso del recupero e della salvaguardia di tutti gli elementi costituenti patrimonio culturale immateriale delle rispettive zone di provenienza, la maggior parte dei quali corrono oggi il serio rischio di trovare sepoltura definitiva nel capiente ventre dell’oblio assoluto.
5. L’affievolimento delle peculiarità culturali delle eterogenee comunità sta conducendo ad una perdita costante del senso di identità, ragione non secondaria dell’abbandono innanzitutto emotivo (ma anche materiale) della terra madre. Questa è una delle problematiche che il gruppo intende fronteggiare.
6. Gli aderenti non sono tenuti a fare nulla che non vogliano e non esistono obblighi di nessuna natura, a cominciare da quelli burocratici.
7. Non è prevista iscrizione, non si pagano quote associative e non saranno poste in essere campagne di tesseramento.
8. Non ci sono capi e capetti, caporali, vassalli, valvassini o valvassori.
9. Ognuno è il capo di se stesso e tutti interagiscono in maniera assolutamente paritaria.
10. La rete servirà a portare in luce il lavoro degli aderenti e a condividerlo.
11. La rete potrà promuovere e presentare libri e organizzare conferenze, eventi culturali collettivi e individuali etc. (Festival dei Dialetti etc.)
12. L’Organizzazione si doterà di un sito internet che costituirà network e al contempo centro di documentazione virtuale del Patrimonio Culturale Immateriale. Conterrà altresì il profilo e la bibliografia degli aderenti.
13. Laddove gli autori lo chiedano, i loro testi potranno essere diffusi in formato digitale in maniera assolutamente gratuita.
14. L’Organizzazione potrà diffondere contenuti a mezzo stampa, ma soltanto su richiesta e con la collaborazione attiva degli autori, anche con pubblicazioni individuali e collettive.
15. La sede è ovunque ci sia un ricercatore o un operatore di buona volontà.
16. Una sede fisica sarà comunque presto individuata.
PS. Chiunque sia interessato può rivolgersi a Michele Miscia al numero 3386831696 (prossimamente saranno offerti altri numeri di referenti organizzativi, stante il fatto che ognuno è e resta il referente di se stesso)
Il promotore