Antonello Pignatiello è addivenuto a meritatissima fama di grandissimo fotografo, essendo egli dotato di una sorta di sensibilità estremamente acuminata per quel che concerne la cattura nell’obiettivo fotografico di attimi unici, irripetibili, di paesaggi che l’occhio dell’uomo comune non vede, ma che la vera arte di quello che non esito a definire un vero maestro veste di cromatismi eccezionalmente suasivi. La passione per la natura lo conduce ad esplorare ogni anfratto di questa nostra terra così bella quanto bistrattata ed egli riesce come nessun altro a porne in luce il fascino. Ecco cosa io intendo per salvaguardia dell’ambiente naturale: molto di più di chiacchiere scritte nell’acqua e conservate nel vento può fare l’arte, quella autentica, della quale Antonello è certamente portatore, con riferimento alla fotografia.
L’ultimo “colpo” messo a segno, in ordine di tempo, è l’avvistamento di una cicogna nera nella Valle dell’Ofanto, in agro di Monteverde, evento più unico che raro, che egli ha commentato con queste parole.
«Da qualche anno, nel tratto d’Ofanto che scorre nel comune di Monteverde, nidifica uno degli uccelli più difficili da avvistare in Italia: la cicogna nera (ciconia nigra). Trattasi di un evento eccezionale. Basti pensare che, sempre in Italia, nel 2002 hanno nidificato solo 5 coppie, poi passate a 9 nel 2007. Oggi fortunatamente il trend lascia ben sperare e si contano in tutta Italia circa 15 coppie. Bentornata cicogna nera. Auguri e tanti, tanti pulcini, maschi e femmine».
Ed altro LUPUS IN FABULA ritiene di non dover aggiungere!
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