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LA CATTEDRALE CON IL SUO FAVOLOSO PORTALE

 

Gli studenti del Liceo Classico dell’IOS “F. De Sanctis” di Lacedonia, diretto dalla D. S. prof.ssa Lucia Ranieri, coinvolti nel progetto scuola - lavoro che trova nella creazione di un’impresa simulata di servizi turistici e culturali il suo fulcro, sono “sbarcati” a Bisaccia, onde scoprirne le meraviglie e individuarne i punti di forza in ordine agli innumerevoli attrattori presenti nell’agglomerato urbano come nell’agro. Con il supporto dell’UNLA, nella persona dello scrivente, ed accompagnati dalla prof.ssa Antonella Cericola, sono stati accolti in maniera estremamente calorosa dall’Assessore all’Istruzione Serafina Camarca e dal Cons. Giuseppe Ciani, i quali, con l’ausilio dell’ottimo Antonio Frascione, li hanno accompagnati nei siti di maggiore interesse. È subito da riferire che non basta una sola mattinata, né un giorno e neppure una settimana per scoprire l’enorme ricchezza della quale Bisaccia è portatrice, tuttavia, per il tramite di un tour de force molto serrato, gli alunni hanno avuto contezza abbastanza precisa della situazione d’insieme, estremamente favorevole al prodursi di un flusso turistico importante.

Già all’arrivo nella Piazza del Duomo, la loro attenzione è stata attratta dall’imponente facciata della Cattedrale. Costruita in epoca Normanna e distrutta nel corso del devastante sisma del 1456, essa fu riedificata, pietra su pietra, seguendo lo schema originale. Il suo portale d’ingresso, lapideo, è sormontato di un pregevole arco a sesto acuto con rilievi gotico - romanici, tra i quali campeggia la figura di un alto prelato, probabilmente il vescovo coevo, e una legenda in latino che ne ricorda la riedificazione e la consacrazione alla Natività della Vergine Maria.

Vero fiore all’occhiello del centro antico è certamente il Castello Ducale, affidato alle cure dell’Assessore Valentina Aloisi. E in questo luogo il discorso diviene interessante ai fini della cultura d’impresa turistica. Esso, infatti, è foriero di una pluralità di potenzialità che l’Amministrazione comunale ha cominciato a curare una per una. Innanzitutto ospita il Museo Civico Archeologico, nelle cui bacheche è custodita una eccezionale pluralità di reperti, tutti riferibili al IX - XIII sec. a. C., provenienti dalla necropoli con tombe a pozzo rinvenuta, decenni or sono, in località Cimitero Vecchio, su un colle che sovrasta il paese. Ciò dimostra quanto fosse avanzata la civiltà, iscritta in quella denominata di Oliveto - Cairano, o altrimenti della Fossacultur, stanziata all’epoca in quella zona, nella quale, peraltro, sono presenti cavità tufacee che ben si prestavano ad uso abitativo. E dunque il Museo è un vero paradiso per i tantissimi amanti dell’archeologia e del turismo connesso all’antichità, che statistiche accurate dimostrano essere in grandissima crescita. Ivi, ad esempio, è stata ricostruita la cosiddetta “Tomba della Principessa”, con tutto il ricco corredo funerario. Per notizia, il titolo nobiliare è stato conferito alla spoglia mortale di quell’antica fanciulla in grazia della sontuosità degli abiti che indossava, perché, con ogni probabilità apparteneva ad una classe sociale dominante. Anche il corredo ritrovato nella “Tomba del Guerriero” non scherza affatto, con le sue armi della seconda età del ferro ben conservate, tra le quali un’ascia che ha immediatamente catturato la mia attenzione, perché mi ricordava le tecniche costruttive degli Hyksos, una antica popolazione guerriera che aveva invaso l’Antico Egitto circa un millennio prima che il guerriero di Bisaccia fosse sepolto.

Sotto un profilo squisitamente attrattivo, è da dire che la parte superiore del Castello, con il suo splendido loggiato dal quale è possibile guardare negli occhi il Promontorio del Gargano, è già utilizzata per cerimonie quali i pranzi di matrimonio, con una utenza che ama sentirsi parte dell’atmosfera romantica che doveva caratterizzare le celebrazioni in epoche lontane, magari in quella nella quale il poeta Torquato Tasso soggiornò per alcun tempo tra quelle venerande mura. E il bello è nel fatto che gli sposi potranno persino trascorrere la loro prima notte di nozze in camere d’eccellenza in via di allestimento in un’ala del maniero.

Ma non soltanto a questo ci si limita. Molto spesso l’ampio salone ospita convegni, conferenze, eventi della sorta e natura più disparata, tra i quali l’annuale torneo internazionale di scacchi, mentre nelle salette che circondano la corte vengono sovente allestite mostre d’arte.

Basterebbe soltanto questo luogo per fornire Bisaccia di grandi potenzialità. Fatto è che il Castello è soltanto la punta di un iceberg attrattivo ben maggiore. Ne è esempio calzante il Museo Polimediale delle Lotte Contadine. E qui è d’obbligo narrare brevemente un simpatico episodio. I nostri studenti si sono imbattuti in un gruppetto di viaggiatori provenienti dalla bergamasca, nella specie dalle zone del Lago D’Iseo. Si trovavano a Bisaccia di passaggio per salutare un loro conoscente. Al che i ragazzi li hanno convinti a visitare il Museo de quo, diventando essi stessi guide per un po’ di tempo. Eccezionale esperimento di apprendimento in situazione. È da dire che la presenza di una struttura museale dedicata testimonia dell’attenzione sociale ad eventi che hanno fortemente segnato la storia dei luoghi.

A causa dei ristretti tempi scolastici, purtroppo, non è stato possibile visitare molte altre location, ma ciò che hanno visto è bastato senza dubbio a convincere gli alunni che un futuro turistico dilatato nell’intero arco dell’anno solare è possibilissimo. Peraltro l’Assessore Ciani, intervenuto didatticamente, ha spiegato a chiare lettere le potenzialità ricettive di Bisaccia, che vanta un Albergo Diffuso con diciotto immobili di proprietà comunale, la presenza di un eccezionale numero di alberghi, locande, bed&breakfast e agriturismi. Insomma tutti i numeri per garantire a molti giovani opportunità occupazionali dirette e indirette, per il tramite dell’indotto dell’accoglienza e della ricezione.

È Infatti allo studio un progetto di marketing territoriale mirato agli eterogenei bacini d’utenza potenziale.

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INCANTATI DI FRONTE ALLE BACHECHE DEL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO

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LA TOMBA DELLA "PRINCIPESSA"

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LA RIPRODUZIONE DELLO SPLENDIDO VESTITO DELLA "PRINCIPESSA"

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NELLA TORRE NORMANNA DEL CASTELLO

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ANTONIO FRASCIONE - GIUSEPPE CIANI - SERAFINA CAMARCA - ANTONELLA CERICOLA: GLI ACCOMPAGNATORI

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L'OCCHIO SI PERDE NEL PANORAMA CHE SI APRE SUL MAGNIFICO LOGGIATO

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NEL MUSEO POLIMEDIALE DELLE LOTTE CONTADINE

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GLI STUDENTI CON I VISITATORI BERGAMASCHI

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RITORNO AL FUTURO

 

LUPUS IN FABULA invita tutti a visitare Bisaccia

L'IOS "De Sanctis" e l'UNLA di Lacedonia ringraziano l'Amministrazione di Bisaccia per la calorosa accoglienza.

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Blog a cura del Dott. Michele Miscia

 

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